Il Piano è il ritorno di ogni essere umano all’Uno.
​
Il nostro allontanamento dalla Fonte è sempre stato illusorio, quindi ciò che il Piano prevede è semplicemente la cessazione dell’illusione della separazione in ognuno di noi. Allora capiremo di essere sempre stati l’Uno e che solo l’Uno esiste. Il nostro beneamato ego è in realtà solo un’appendice, un’escrescenza dell’Uno, destinata a soffrire nel momento in cui perde i contatti con quella Fonte.
La nostra completa realizzazione interiore coincide unicamente con la capacità di comprendere e di adeguarci a tale Piano. Possiamo anche esprimere il nostro libero arbitrio disinteressandoci alla missione che ci è propria, ma, al di fuori del Progetto del Grande Architetto, diventiamo schegge impazzite destinate a vivere soffrendo... e condannate a morire.
L’essere umano vive nel patimento fino a quando non scopre cosa è venuto a fare su questo pianeta.
L'ESSENZA dei TALENTI nel FIORE DELLA VITA
Esiste un significato ancora più elevato e profondo per il termine Servizio. Il sacrificio supremo è il sacrificio dell’ego, cioè il sacrificio di tutto ciò che crediamo di essere.
(Sacrificio, in senso etimologico di “sacro fare”)
​
Il crollo dell’illusione di essere “qualcuno” di separato dall’Esistenza.
Questo arrendersi completo della personalità fa sì che noi diveniamo canali perfetti dell’Uno. A quel punto non c’è più una mente che decide, spera, progetta, soffre… ma solo l’Uno che usa una mente per i suoi scopi- obbiettivi.
Questo è il Servizio più sublime, il Servizio dove il servitore è morto. Dobbiamo morire anche al desiderio di servire. Allora ogni nostra parola, ogni nostro respiro, sarà Servizio, perché sarà l’Uno stesso a compiere ogni azione attraverso un corpo di carne, non esistendo più un ego che insiste nel prendersi la paternità di tutte le azioni.